Marco Orlandi
Io, Marco Orlandi
Non riesco a sopportare l’idea che le cose debbano restare come sono ne’ Il concetto che siano sempre state così. Tutto può essere trasformato. Mi piace modificare gli oggetti, usare materiali diversi, disegnare un volto a metà. Sono convinto che la creatività sia uno stato mentale e come tutti gli stati mentali può essere appresa.
L’esigenza di manipolare le cose, di trasformare le immagini è più forte di ogni mia consapevolezza ed è per questo che la creatività é entrata in ogni ambito della mia vita.
Insegno tecniche creative, ho pubblicato un manuale sulla creatività, due volumi di poesia, mi occupo di artigianato, sono ideatore e direttore del borgo dei cartai, un opificio museo centro arti mestieri dove si produce carta a mano con tecniche dell’800 e nel quale insegno tecniche creative.
Ho ideato e realizzato phoular wood una linea di illuminazione curvando il legno ed illuminarlo dall’esterno. Non so quale sia la mia professione, credo che le parole siano un ostacolo alla nostra conoscenza. Sono molte cose e questo mi rende felice.
Hanno detto di me:
“…Marco Orlandi, pittore e poeta insieme, impegnato in entrambi i fronti della ricerca espressiva, ha il merito di saper proporre, con l’aurea parzialità del vero artista, gli interrogativi e i dubbi cruciali della nostra tormentata modernità.” (Vittorio Maria de Bonis)
“Chiarezza, spontaneità, luminosità, in un linguaggio plastico ricco di istanze poetiche che ci riportano alla mente figure mitologiche e storiche della antica Grecia e di Roma, Marco Orlandi reca nelle sue opere l’impronta delicata di una aristocratica bellezza”. (Francesca Mariotti)
“.. lui è un artista, e la sua anima e la sua mente affamate di sapienza e di infinito non soccombono, imprecando e fuggendo, alla schizofrenia del presente. No, lui la spurga della putredine che fa correre gli uomini, la riconverte ad una condizione di ragionevolezza e di anelito ad una vita nuova, diversa, raccogliendola nel calice del suo misticismo laico.” (S. Terribili)