Il movimento dell’energia
All’interno di ogni essere umano giace una fonte energetica potente che normalmente è diretta verso l’esterno. L’uomo è un’animale sociale e tutto ciò che compie lo compie in relazione con gli altri, attraverso gli altri, per gli altri.
Questa spinta si concretizza nella manifestazione della propria individualità, nella spinta creativa, negli affetti, nella comunicazione, nel fare e nel costruire. Anche la semplicità di rendersi utili agli altri, alla propria famiglia o prestare un’attività lavorativa.
Quando tutto questo funziona, il flusso energetico è regolare si dirige verso l’esterno e si concretizza in una personalità sana. Quando l’armonia di questo movimento si corrompe, quando manca il senso a tutto ciò che un essere umano compie, quando mancano le sensazioni le emozioni e gli scopi, che dirigono e danno forma all’energia, essa si dirige verso l’interno e genera disagio, tensione e malattia.
Questo è il motivo per il quale l’arte e la creatività in tutte le loro forme, dalla gastronomia alla danza, dalla musica alla gestualità corporea, hanno potere terapeutico, hanno un potentissimo potere di guarigione, perché consentono a quell’energia sopita ed introversa di invertire il suo percorso verso l’esterno e così riequilibrare il flusso energetico.
La creatività, la piena espressione di sé è una potente medicina. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la creatività favorisce il benessere, “a dispetto di un antico pregiudizio culturale che la associava invece al disturbo mentale e al disadattamento sociale, esemplificato dall’adagio che accomunava il genio alla sregolatezza.”
Ciò che accade quando siamo in situazioni di disagio, quando siamo impossibilitati ad esprimerci è che dirottiamo tutta l’energia interiore dentro di noi. Questo induce il nostro corpo ed i nostri pensieri ad un corto circuito percettivo, emotivo e sensoriale. Prima che psicologico e mentale il problema è energetico. Il pensiero determina la postura e le sensazioni, quando abbiamo pensieri depressi il corpo assume una fisionomia cadente e così avviene per tutti gli stati d’animo che possiamo provare. Nel caso della depressione e dell’ansia erroneamente da quanto abbiamo creduto finora il problema è inverso, noi siamo costantemente attenti a quello che accade nel nostro corpo e questo immediatamente si riflette sui nostri pensieri. Ho prova certa di tutto questo sperimentato negli esercizi artistici ed espressivi.
Quando ci esprimiamo, quando scagliamo dei colori su una tela -immaginate di prendere un barattolo di colore rosso vivo, di prendere il colore con le mani e schiacciarlo sulla tela- stiamo di fatto invertendo il sistema energetico stiamo dirigendo la nostra energia interiore verso l’esterno e questo è sempre fonte di piacere. La violenza che molti esercitano sul mondo esterno distruggendo qualsiasi cosa gli capiti intorno è un tentativo inconscio e maldestro di attuare quello che sto dicendo. La persona violenta ha accumulato talmente tanta energia dentro di sé che non può più trattenerla e quindi la proietta verso l’esterno. Quando siamo in ansia apparentemente sono i nostri pensieri ad essere la causa del malessere corporeo in realtà noi facciamo una distinzione soltanto fra corpo e mente ma entrambe sono interconnesse dal sistema energetico.
L’apprensione ci porta ad essere costantemente concentrati su quello che ci sta accadendo su quello che stiamo provando su quello che ci è accaduto e su quello che potrebbe accadere ed i nostri pensieri stanno dirottando l’energia dentro di noi. Non è la qualità dei pensieri a determinare lo stato ansioso ma è “la direzione” dei pensieri.
Quando siamo felici o in uno stato gioioso, la proiezione dei nostri pensieri e diretta verso l’esterno alla condivisione all’esternazione, alla manifestazione di quello che stiamo provando. Paradossalmente chi ha pensieri negativi e li trasforma in violenza, la proietta all’esterno, non vive nè ansia né depressione perché la direzione di quei pensieri ha una proiezione esterna, dalla quale si libera energia. la creatività ha un ruolo determinante nei processi mentali proprio per il fatto che è il modo migliore per dare direzione esterna a ciò che proviamo. La giusta misura dell’energia è condizionata dal respiro. Di questo parleremo
Cosa dice la Scienza
Le persone assorbono e rilasciano energia. Esattamente come fanno le piante
Un gruppo di ricercatori biologici, presso l’Università di Bielefeld, ha fatto una scoperta rivoluzionaria che dimostra che le piante possono assorbire una fonte alternativa di energia da altre piante. Questa scoperta potrebbe anche avere un impatto importante sul futuro della bioenergia e infine fornire le prove per dimostrare che le persone traggono energia dalle altri individui più o meno allo stesso modo.
I membri del team di ricerca biologica del professor Dr. Olaf Kruse, hanno confermato per la prima volta che una pianta, l’alga verde Chlamydomonas reinhardtii, si impegna non solo nella fotosintesi, ma ha anche una fonte alternativa di energia che può attingere da altre piante. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista online Nature Communications, della rinomata rivista Nature.
I fiori hanno bisogno di acqua e luce per crescere e le persone non sono poi così diverse. I nostri corpi fisici sono come spugne, che assorbono l’ambiente circostante. “Questo è esattamente il motivo per cui ci sono alcune persone che si sentono a disagio in contesti specifici del gruppo in cui vi è un mix di energia e di emozioni”, ha detto lo psicologo e guaritore d’energia Dr. Olivia Bader-Lee
Fonte: http://clearmindz.blogspot.com/2014/08/people-can-draw-energy-from-other.html
Autor: Michael Forrester